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"I Nuovi Goliardi" 1877

Programma  - Primo numero del periodico.
Fino a questi ultimi tempi si è creduto,e si crede  tuttora dai più, che nel MEDIO-EVO l’ascetismo  incombesse  universalmente  sulle coscienze  e sugl’intelletti,così da improntare di sé tutte quante le manifestazioni  dello spirito umano.
Ma le pazienti e sapienti indagini della odierna critica storica hanno modificato questa opinione,rivelando l’esistenza  d’un elemento ,che dapprima  fu naturale reazione  di pochi contro l’azione tirannica dell’ascetismo, e più   tardi,via via allargandosi,divenne coscienza nei popoli nuovi.
Così la critica storica  dimostrava ancora una volta ,come la civiltà né proceda a sbalzi né abbia interruzioni; e ritrovando cagioni più immediate  anche di quel fatto splendido che fu il Rinascimento,conferma la teoria  dello “svolgimento progressivo” che nell’ordine della storia fu con tanto valore propugnata dal compianto Giuseppe Ferrari, e che spezzo il famoso “circolo similare “ del Vico.
Questo fatto che raffermava  la più grande delle leggi storiche ,fu insieme un’opera  di giustizia
riparatrice, che dall’oblio de’ secoli rivendicava i più ANIMOSI PRECURSORI DEL RINASCIMENTO.
Furono questi  i GOLIARDI.
Giovani ribelli ad ogni giogo, smaniosi di sapere ,essi vagavano d’una in altra Università,laceri ed affamati, ma immutabilmente sereni e giocondi; ora col sorriso beffardo, ora con l’esempio di una libera vita, e sempre con una poesia notevole per ardire e per vigoria di sentimento,battagliarono contro le istituzioni,le dottrine e i pregiudizi che strozzavano l’arte e il pensiero.
In mezzo a quel mondo di asceti che rinnegavano l’umanità e la terra,vissero ,sentirono e pensarono da uomini; e nei canti ispirati al sentimento della natura e della vita reale ,conservarono vive e trasmirono all’epoca  del Rinascimento non poche tradizioni della letteratura pagana.
Dai GOLIARDI DEL MEDIO EVO , dei quali ci proponiamo di illustrare la storia , NOI PIGLIAMO NOME E BANDIERA  per seguitarne la TRADIZIONE nella parte migliore , tentando le nostre forze contro quell’ordine  di idee,onde  ci sentiamo ancora tenacemente stretti al passato .
Così , per quanto è da noi ,cercheremo,nei confini della Storia, della Letteratura e dell’Arte, di propugnare e diffondere tutti quei principii che mostrino di drizzare ad una vita  di SICURO PROGRESSO  gli studi moderni.
E perchè  non siamo tacciati  di eccessiva superbia ,ci sentiamo in dovere di dichiarare, che noi imprendiamo la pubblicazione  del nostro Periodico per mettere in comunione di pensiero e di affetto la gioventù italiana.
Pertanto rivolgiamo speciale  invito agli studenti delle nostre Università, affinché considerano questo Periodico,come  segnatamente destinato a fornire alla loro operosità il modo di svolgersi in lotte feconde; e saremo  perciò gratissimi a quelli fra loro che c’invieranno per la pubblicazione i propri studi,od almeno i compendii delle lezioni e dei corsi universitari di maggior rilievo,onde ci sia possibile porgere un’idea sufficientemente compiuta  dell’insegnamento superiore.
Aggiungiamo che nel nostro Periodico,sarà data notizia del contenuto delle più importanti Opere e Riviste  italiana ,nonché delle più notevoli pubblicazioni straniere.
Ad altri il compito di combattere nell’ordine dei fatti sociali ,per togliere via il vecchiume che impedisce il rapido svolgimento delle libere istituzioni:noi  vogliamo principalmente  unire le nostre  forze a quelle di tutti coloro, che intendono a sgombrare dalle arcadie di ogni genere le vie del pensiero e dell’arte.

Firenze 1° febbraio 1877               La Redazione    Luigi Gentile  Alfredo Straccali-Severino Ferrari
Giovanni Marrani Guido Biagi           Prinx

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