DE GOLIARDIS
2-1-1 Goliardo è lo studente universitario che decide liberamente di seguire i sacri principi degli
“Scholari” che nel XII –XIII in qualità di “Clerici vagantes”si organizzarono nella
“Familia Golia” per seguire gli insegnamenti di Pietro Abelardo (1079-1142)
- I Goliardi sono legati tra loro dal sacro vincolo di fratellanza “Fratelli nostra Santa ed Immortale Goliardia”-“Goliae Abelardi frates”.
- I Goliardi inoltre fanno loro la definizione di Goliardia stabilita dai Principes Italicae Goliardiae a Venezia nel 1946.( 1-1-1 De Goliardiae).Che aggiorna e mette equilibrio il passato col presente.
La definizione è la sintesi di quanto troviamo nella prefazione della rivista del 1877 “I Nuovi Goliardi”.
- Clericus (dotto)-Scholasticus (Studente)-Depositum fidei- Membri della Chiesa.
- Clerici Vagantes sono i Clerici laici che per aumentare il loro sapere viaggiavano per l’Europa per seguire le lezioni dei Maestri nei sec.XII° e XIII.°
- I “Clerici vagantes” per mantenersi nei loro viaggi diventavano Giullari-Poeti-Insegnanti ed altro..
- I Clerici vagantes erano soliti riunirsi in gruppi per aiutarsi a vicenda-Nasce lo spirito di fratellanza.
- Le Organizzazioni dei “Clerici vagantes” imitavono il mondo classico ed il mondo medievale. I loro membri prendevano il nome di Principi Duchi Cardinali Cavalieri etc.
I loro idoli Il Dado Bacco e Venere.(In seguito Bacco Tabacco e Venere).I loro strumenti la Satira-la Libertà –la Tradizione-l’Allegria.
- I Clerici-Vagantes-Goliardi sono distinti secondo la Tradizione in:
- MATRICOLE Minus quam ..Merda- Sono gli studenti che si immatricolano al primo anno dell’Università..
Per essere accettate devono prima subire un “Processo” da parte degli anziani per esaminare se hanno speranza di iniziare la vita della goliardia.
Dopo aver placato(per le risposte errate alle domande a loro rivolte per valutarne la maturità) le ire degli anziani con offerte di beveraggi,sigarette,pranzi ed in segno di obbedienza ed indegnità effettuare la “Debragatio” viene loro imposto il “Beretto Goliardico”(4-1-1 De Berrettaculum) e rilasciato un “Papiro Matricolare” (12-1-1-De Papiri Matricolarum) che gli consente l’accesso alla collettività dei Goliardi..
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FAGIOLI “ Insulsi famelici (in quanto desiderosi di rivalsa) sed tollerati Phaseoli “sono gli studenti che sono iscritti al secondo anno-Due Bolli.
- ANZIANI Venerabiles Ac excelsi Anctiani- Gloriose Colonne-
- LAUREANDI- Divini et Plaecari Laureandi.
- FUORI CORSO Siderei Extracursus
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GRAN MAESTRO di un Ordine Goliardico.(La sua “Potestas” deriva da uno statuto di un Ordine Goliardico frutto di una tradizione dell’Università cittadina)
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MEMBRO di un Ordine Goliardico (Potestas-Secondo Statuto)
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ALTA CARICA di un Ordine Goliardico(Potestas -Secondo Statuto)
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INSIGNITO DI ONORIFICENZA GOLIARDICA (Secondo Statuto di un Ordine Goliardico- E’possibile insignire anche un non goliardo -E’ un titolo che una volta dato non si potrà mai togliere per nessun motivo.
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DETENTORE DI UNA CARICA GOLIARDIACA A CARATTERE NAZIONALE
Consigliere del C.S.G.I Consiglio Superiore Goliardia Italiana (8-1-1).- Magistrato T.G.N. Tribunale Goliardico Nazionale (9-1-1 De Iustitia).
- PRINCIPES ITALICAE GOLIARDIAE- Principi Istituzionali della Goliardia Italiana-Prinx.(7-1-1 De Principes)
- ANTIQUI –Gruppo di goliardi collegati alla vita Universitaria attraverso la professione che si riuniscono per rievocare la loro gioventù goliardica.
Non sono costituiti in Ordine Goliardico ma rimangono membri del loro Ordine d’Origine.
- CHIARISSIMI PROFESSORI
- MAGNIFICO RETTORE.
1947
Matricola che entri sperduta e timida nell'androne dell'Università guardandoti attorno con affanno come un ladro, trattenendo il respiro se qualcuno ti si avvicina, non aver paura ...
Non tremare se qualche «matricolatore» ti domanderà il fatidico foglio. Non guardarlo male e soprattutto non guardarlo in faccia. Non curarti se è alto o basso, se ha i baffi o no, se ti è simpatico o antipatico .... egli non è una persona, è un simbolo, è una figura astratta dalle apparenze umane, è una figura eterna che è sempre stata e che sempre sarà.
Egli è il vigile custode di un mito che ha qualchecosa di ascetico, di mistico, di ideale.
L'entrata all'Università è un rito, un rito simile all’investitura degli antichi cavalieri, è l'ingresso in una setta di privilegiati e la matricola è l'incruento battesimo.
E' lo spogliarsi di una misera veste, per rivestirne una di migliore, di meravigliosa, è la catarsi e, come ogni catarsi, deve avvenire col passaggio attraverso il fuoco di un sacrificio. E' una cerimonia e il matricolatore ne è il ministro.
Rispettalo. Tu ricevi da lui come una benedizione che ti permetterà di appartenere ad una grande famiglia e di entrare nel suo seno a fronte alta: come alla cresima tu sei confermato un soldato, solo con il crisma della matricola ti sentirai degno di un qualchecosa di cui forse subito non ti accorgerai, ma i cui meravigliosi effetti tu comincerai a percepire appena respirerai con lo stesso ritmo di tutti i tuoi compagni, godrai di tutte le loro gioie e soffrirai di tutti i loro dolori.
Ognuno di noi è passato attraverso quella prova che non è una umiliazione, ma una elevazione, una confessione di umiltà di povertà per diventare grandi e ricchi.
Non guardare male il matricolatore e soprattutto non guardarlo in faccia. Non curarti se è alto o basso, se ha i baffi o no, se ti è antipatico o simpatico.
Egli è un apostolo.
Romanticus
Da: “18 CAFOSCARINO” Venezia l947.
I SETTE SACRAMENTI DEL GOLIARDO.