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I seguaci di Abelardo VIII° PRINX

IL PENSIERO DI ABELARDO E DEI SUOI SEGUACI
Abelardo non insegna una fede,una verità ma stimola il metodo per trovarla.
Abelardo nella sua “Teologia Cristiana” afferma che la dialettica (maestra di ogni ragionare) serve a far comprendere la verità agli increduli.
Egli ci ha insegnato che a volte è necessario  sostenere una tesi contraria a quello in cui si crede al solo scopo di suscitare  un “coinvolgimento” di ascolto sulla verità.
Nella sua opera “SIC ET NON” su ogni aggetto di discussione si limita a portare argomenti a favore (sic) e quelli contrari (non) lasciando  il giudizio al lettore.
Egli è sempre disposta a correggere le sue “opere”,la ricerca del vero non comporta una fede nel risultato della “ricerca” .
Abelardo pone la donna  sullo stesso piano dell’uomo, ne esalta l’intelligenza,e ne condivide passione , e  sofferenze.
LA CENSURA NEMICA DELLA VERITA’

I CENSORI sono severissimi –Guai  a predicare o scrivere  cose contrarie a quelle stabiliti.
Gli allievi di Abelardo prendono atto del nome di “GOLIA” dato da S. Bernardo.
Formano tra loro la “Famiglia Golia”, da cui deriva il termine Goliardia.
Li tiene uniti un sentimento di ”FRATELLANZA”.
Il 26 maggio 1141  nasce la Goliardia.
I fratelli della setta di Golia sono perseguitati da autorità politiche  e religiose “Golia” è “SATANA”.
La cultura non basta,occorre anche l’intelligenza .
Nel 1132/34 Abelardo ed Eloisa scrivono “Historia calamitatum” e le lettere che  compongono “l’Epistolario”.
Analizzano  sentimenti ,desideri,ambizioni, peccati, sesso etc. senza incorrere nella censura logicamente devono mentire  e la loro VERITA è arrivata  integra ai giorni nostri.
Con “l’intelligenza “ riusciamo a capirla.                
Abelardo era un grande dialettico ed insegnava i metodi per arrivare  alla RICERCA DEL VERO.
Alcuni insegnamenti ci sono pervenuti attraverso i Goliardi :
Affermare una tesi in modo che la controparte porti argomenti contrari e quindi idonei alla ricerca:
Attribuire i propri pensieri e scoperte ad altri. (Per dare autorevolezza )
Mentire e quindi sfidare l’avversario a scoprire  la verità.
La verità va cercata senza pregiudizi (politici-religiosi-economici-scientifici).
La verità non è una FEDE.
La verità non si deve imporre.
La verità deve essere sempre rimessa in discussione.
Per  la verità non si devono creare martiri o vittime.
La libertà è la base per la ricerca del vero.
Il “ Vero” và cercato nonostante  la censura ed altri ostacoli.
La “SATIRA” fa sorgere  dubbi su presunte “Verità”.
Noi non troveremo mai la verità se ci accontentiamo di ciò che è stato trovato…..la verità è aperta a tutti,essa non è stata ancora posseduta per intero..” (Gilberto di Tuornai.).
L’Allegria e la serenità è di aiuto  alla ricerca del vero e del vivere secondo principi Goliardici.
Le nostre menti devono essere sciolte da tutti i lacci che legano il liberi pensiero.
I nostri vizi non devono  insidiare e far cadere  la nostra virtù.
La Verità si rivela a chi la cerca.
 “La maggior chiave alla saggezza è nel porsi continuamente ed assiduamente delle domande…perché dubitando si arriva all’indagine e con l’indagine alla verità..” Abelardo.
Ai tempi di Abelardo  il Papato e l’Impero erano impegnati in una cruenta battaglia per il “POTERE”(lotta per le investiture).
GOLIA  non prende  posizione  in nessuno dei due partiti, è un frate ma in nessuno dei suoi scritti prende posizione,non si può cercare la verità essendo di parte.                                                                                                  
VIII° Prinx

a Guido Ciambellotti
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Aloisia ed Abelardo   Riposano a Parigi

 

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