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   De Pecunia

      1. I Goliardi per soddisfare i loro naturali piaceri hanno necessità di “Pecunia”.
      2. Il  Goliardo per chiedere deve dare.
      3. Nasce cosi il diritto goliardico della tassazione delle Matricole e delle “Collette”.

 

      1. La caccia alle Matricole  può soddisfare “bisogni” temporali immediati,fumo,bere, mangiare.
      2. L’Anziano che trova un “Fetens matricola minum quam Merda” non in regola nell’ambito Universitario (I Bar vicini sono considerati territorio dell’Ateneum) ha diritto di placare la propria ira imponendo subito la “DEBRAGATIO”.
      3. Seguirà l’offerta di sigarette
      4. Di consumazioni al Bar.
      5. Vale la legge goliardica che l’anziano deve consumare il tutto in presenza della fetens.
      6. Eccezione il pachetto di sigarette.(In questo caso massimo uno).
      7. Per pranzo o cena  l’anziano deve organizzarli con più anziani e numerose  fetens.
      8. Dopo un processo e lauto pranzo gli anziani accolgono la matricola nel mondo della goliardia, imponendo il “Berettaculum” e consegnando il Papiro Matricolare su pergamena.

 

 

      1. Consumazioni al Bar. Pagat semper minus bolli.
      2. Il” Minus bolli” che non consuma non paga.
      1. La “Coletta” o la “Questua” servono invece per finanziare un “Impresa Goliardica”od il funzionamento del proprio Ordine Goliardico.
      2. Compiuta l’impresa se rimane “pecunia” deve essere spesa in beveraggi,cibarie,sigarette,donne.(o meglio sputtanata e non tesaurizzata).
      3. Il viaggio per recarsi alle “Manifestazioni Goliardiche” in altre sedi  Universitari và finanziata con “Collette”.
      4. A fine viaggio l’eccedenza  deve essere speso offrendo da bere ad altri goliardi od ad passanti occasionali.
      5. La Goliardia non ha scopi economici.
      6. E’ vietato accumulare “pecunia”.
      7. In cambio della “pecunia” è buona norma dare allegria (a volte anche nostalgia) con battute spiritose,barzellette, poesie, piccole sceneggiate etc.
      8. Durante le manifestazioni “Goliardiche” in presenza di autorità ,membri del corpo accademico ,di invitati e di Goliardi ormai fuori dalla goliardia ufficiale  è sconsigliabile organizzare “collette”.
      9. “Goliardia” non  è  basata  su “Pecunia”.

 

      1. Gli Ordini Goliardici, i Gruppi di Antichi,le istituzioni Goliardiche Nazionali (Consiglio Superiore della Goliardia Italiana  C.S.G.I.-Tribunale Goliardico Nazionale T.G.N. ) non devono sopravivere  con quote associative.
      2. E’ possibile solo mantenersi con “Collette” e “Contributi” di Enti,Ditte ,Privati cittadini..
      3. Le spese sono decise (Potestas) dal “Gran Maestro”dell’Ordine ,dal Presidente del C.S.G.I. e dal Presidente T.G.N.
      4. E’ buona norma non lasciare fondi alla gestione che segue.
      5. I fondi sono custoditi da Gran Elemosinieri ,cassieri etc.
      6. Essi non rispondono ,se non  a chi ha la” Potestas “ di spesa.
      7. In caso di furti o di fughe gli autori potranno solo essere radiati dalla carica  e dall’ordine

A seconda della gravità..

      1. Il Capo Ordine Gran Maestro  o Presidente non doveva fidarsi e non doveva tenere “pecunia” in cassa.
      2. Dalla Tradizione non risulta che le rimanenze di cassa siano state spese per restauri di opere d’arte, chiese, monumenti:Comunque non è vietato.
      3. Gli Ordini Goliardici che stabiliscono quote associative sono considerate a tutti gli effetti Associazioni Goliardiche e non Ordini.
      4. E’ buona norma che gli Ordini Goliardici che organizzano delle Manifestazioni Goliardiche, contribuiscono  alle spese sostenute dalle delegazioni degli Ordini G:inviatati:
      5. Pranzi,Cene, Rinfreschi,Pernottamenti.
      6. Le delegazioni Goliardiche Ospitate devono avere un comportamento civile allo scopo di favorire la ripetizione degli omaggi.
      7. Chi non adempie ai punti (10-5-13) può essere  “cacciato dalla Goliardia” con Bolla d’Infamia.
      8. La Bolla d’infamia deve essere comunicata a tutti gli Ordini e depositata in tutti gli Archivi Storici.
      1. E’  vietato  vendere o scambiare onorificenze Goliardiche.
      2. Le onorificenze sono un premio al merito.
      3. E’ possibile invece vendere  onorificenze fasulle, ma solo a caro prezzo.
      4. Il prezzo alto è giustificato dal fesso di turno.(legge del Menga).
      5. Chi porta onorificenze non avendone diritto può essere condannato dal proprio Capo Ordine Gran Maestro e dal Tribunale Goliardico Nazionale T.G.N. (dopo processo e con confisca delle onorificenze fasulle o non regolari).

 

      1. Oltre che dai Tribunali dei Singoli Ordini chi si comporta in modo non conforme a tutti i punti (10) può  essere portato davanti magistrati del Tribunale Goliardico Nazionale T.G.N.

 

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  1. Statuti dell’Università degli studenti Bolognesi di DIRITTO

Gli studenti  sceglievano e pagavano i loro professori  eleggevano il Rettore e per pagare usavano organizzare delle “collette” .

   

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LE DUE PROSTITUTE

 

Si chiamava Mino ed era soprannominato l’Ispettore.
Veniva da Genova e conosceva alla perfezione la nobile  arte dello sbafo.
Un giorno del 1949 a Firenze,si presentò ai suoi con un bottino davvero eccezionale:un fiasco pieno di Whisky e una tascata di accendisigari.
Stava chiacchierando con due passeggiatrici in attesa di clienti-racconto poi agli amici-quand’erano sopraggiunti due soldati negri americani .
Siccome al contrario delle ragazze,parlava bene l’inglese,non gli era riuscito difficile spacciarsi per il magnaccia.
Dopo una lunga trattativa aveva cosi ceduto le due peripatetiche,ignare del mercato,in cambio di whisky e degli accendisigari.

                                                Da BTV  di Franco Cristofori

Precisazioni dell’ VIII° Prinx,
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Ero amico del Mino già  V° SS Doge, andavamo a sciare insieme ,ai campionati Universitari a “Monesi”(Imperia) eravamo rivali, vinsi , ma lui era il migliore solo fortuna.(o meglio un errore del giudice)
39° Cavaliere di San Giorgio – 23° Antiquo Cavaliere della Siderea Tavola de li Dispari.

27   1920