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DE “BERRETTACULUM”

 

4-1-1 GOLIARDO –Dal 1892 simbolo di tutta la Goliardia Italiana.
Possono portare il Beretto Goliardico solo gli Studenti Universitari.
Personalità ad Honorem solo se insigniti da un Capo Ordine o da un Gruppo di Antiqui di
emanazione di un Ordine.
“Berretto Berretaculum tu es sacer in secula seculorum”

 

4-2-1 COLORI-  Indicano la Facoltà di appartenenza.(alcune città hanno tradizioni locali)
Belle Arti               Celeste
Economia e Com:  Grigio
Scienze Economiche e Marittime   Giallo
Filosofia                Bianco
Giurisprudenza      Blu
Ingegneria               Nero
Lettere                   Bianco
Magistero              Bianco o viola
Matematica             Verde
Medicina                Rosso
Pedagogia               Rosa
Scienze                   Verde
Scienze Politica     Blu
Sociologia             Arancione
Statistica                Bluette
Teologia                Bianco
Chimica                Verde
Geologia               Verde

 

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      1. FREGI  (Estratto dalla raccolta di leggi goliardiche conosciuto come Codice Morandini

           1946) (Con alcune varianti da città a città)
4-3-2   Matricole Berretto completamente nudo e aperto, con il simbolo della Città Universitaria.
In alcune Università è tollerato il cordone (sottogola).
4-3-3   FAGIOLI: Qualsiasi cosa che non penda. e cucito ai lati.
La Tradizione ne limita gli oggetti al numero di sette.
4-3-4   ANZIANI: Nessuna restrizione.
4-3-5   LAUREANDI: Sono coloro che hanno tanti Bolli  quanti sono gli anni della loro facoltà.
Frangia dorata a destra.

      1. FUORI CORSO: Penne di  airone o di struzzo
      2. TAPPO sul cordone  solo se “stappato” ad un esame.
      1. Il controllo dei Fregi è  “Imperium” dei maggior Bolli.
      2. Il Maggior Bolli può sequestrare il  Fregio  non consentito.
      3. Il Minor Bolli può riavere i Fregi sequestrati dietro esborso di sigarette (quantità da stabilirsi tra le parti ).

Note: La raccolta delle leggi goliardiche che sono conosciute come “Codice Morandini” con riferimento ai Fregi da apporsi al Berretto Goliardico sono riconosciute in Campo Nazionale.

 

      1. UCCELLAGIONE (sottrazione) del Berretto Goliardico
      2. Solo con destrezza.
      3. Quando è dimenticato, dimostrando la non maturità del proprietario.
      4. Il riscatto deve essere modesto.
      5. L’Uccellato deve essere redarguito ed  istruito -E’buona norma in segno di fratellanza goliardica invitare l’uccellato ad una prossima manifestazione.
      6. L’Uccellagione del Berrettaculum  deve  essere solo didattica.
      7. Durante manifestazioni Goliardiche o Cene né è vietata la pratica.(Dichiarandone l’immunità).
      8. Per il rispetto dovuto  è proibito l’Uccellagione a:
      9. Capi Ordini che organizzano la manifestazione e che quindi danno ospitalità ad altri goliardi
      10. Ex Capi Ordini Gran Maestri.
      11. Ai membri dei Gruppi degli Antiqui
      12. Ai Principes
      13. Ai goliardi ormai fuori del mondo goliardico che partecipano ad una manifestazione o cena..
      14. Salvare il berretto è cosa sacra, essere sempre in guardia è sinonimo di vero goliardo.

Note : E’ vanto goliardico l’Uccellagione  a scopo di dimostrare la propria abilita e sempre dietro richiesta di riscatto di oggetti di proprietà di persone od organizzazioni fuori dal mondo goliardico.
Ricordare che goliardia è fratellanza. (vedere  11-1-1 Beffe).L’Uccellagione ad un amico è una cosa triste.
Questi concetti sono contenuti nel “Bollettino Goliardico di informazione –1968 ove è riportato un decreto  del Tribunale Goliardico Nazionale T.G.N.

      1. Il Berrettaculum è sacro ad ogni goliardo.
      2. Il Berrettaculum è la bandiera della goliardia
      3. Il Berrettaculum rappresenta la fede dei  fratelli della “ Famiglia Golia” seguaci di Abelado.
      4. Il Berrettaculum deve essere rispettato dal goliardo.

 

      1. Il Berrettaculum si deve impugnare con la punta rivolta all’insu stando in piedi, quando si canta il Gaudeamus Igitur
      2. Il Berrettaculum deve essere tenuto in testa quando si canta l’inno nazionale goliardico italiano “Di Canti di Gioia” stando in piedi con la mano destra sul cuore.
      3. Uguale comportamento per gli Inni degli stati Europei.
      4. Il Berrettacum non si deve toglierlo quando si saluta, basta portare la mano alla punta.

Nota:Portare la mano alla punta per salutare è un usanza del Cavaliere Medievale che salutava facendosi riconoscere sollevando la “visiera” dell’elmo.

      1. Il Berrettaculum non si toglie in chiesa e nella cerimonie ufficiali.
      2. Il Berrettaculun durante i pranzi le cene ed i balli viene lasciato penzolare sulle spalle.
      3. Durante il “coito” è consigliabile posarlo sul comodino.
      4. Solo agli studenti Pisani è consentito tagliare la punta del Berrettaculum.

 

4-8-1     Esistono consuetudini valide nelle singola Università.
Storia:
Miniatura del secolo del XV a Bologna (Giuramento di studenti appartenenti alla nazione Tedesca)
Bologna 1888 dono a tutti i goliardi partecipanti.
Subito adottato da Pisa e Siena.
Padova  nel 1892


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Realizzata l'unità d'Italia, anche gli studenti danno il loro "piccolo" contributo alla formazione degli italiani. Accantonata una distinzione per "Nationes", e cioè per regioni di provenienza, viene assunto, come rappresentativo degli Universitari, un unico copricapo, di colore diverso in relazione alle facoltà frequentate: è dapprima l'"orsina", indossata dai bolognesi in occasione dei "Saecularia Octava", e, in seguito, il berretto goliardico a punta, di derivazione medioevale, introdotto dai padovani, nel 1892, nel corso delle celebrazioni galileia

Un attacco viene portato anche al berretto goliardico: l'onorevole Turati, con una circolare diretta ai segretari dei G.U.F., cerca di sostituirlo con la "paglietta Universitaria". Ed è la resistenza di Cavur, al secolo Ovidio Borgondo, che, schierandosi a favore del tradizionale copricapo, fa si che lo stesso, pur diventando parte integrante della divisa Universitaria, non venga abbandonato. "In questi anni si suole anche relegare nella lontana leggenda il berretto goliardico, il fascismo vuole sopprimerlo. Ma Ovidio tiene un comizio nel cortile dell'università e, schierandosi a spada tratta contro il GUF, grida che lo storico berretto non può essere "relegato in soffitta" come vogliono gli ortodossi, ma deve vivere in eterno attraverso le generazioni goliardiche che eternamente si rinnovano. Il berretto goliardico non viene abolito, non è condannato a morte, ma peggio.... all'ergastolo; esso viene a far parte della divisa Universitaria fascista

 

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La Paglietta sostituisce  per un breve tempo il Beretto Goliardico.
Attualmente è usata solo  nelle cene rievocative degli Ordini Goliardici con propri  insigniti nei mesi estivi (in quelli invernali è in uso la bombetta)
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La cosmonauta Russa Valentina Tereskova  (prima donna nella spazio) viene nominata Matricola ad honorem  a Bologna